Le mappe mentali per il lavoro in team

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Altalene - Sviluppo agile - Sviluppo incrementale - Mappe mentali
Era il 1997 e stavo scrivendo la mia tesi sulla qualità nei processi di sviluppo del software quando vidi per la prima volta questa divertente immagine.

Ne rimasi colpito perché descriveva in modo allegorico quanto sia difficile far convergere il lavoro nei team : tutti devono contribuire allo stesso risultato, ma spesso ciascuno è condizionato dal proprio punto di vista, dalla propria esperienza, da vincoli e obiettivi non del tutto allineati.

Possiamo dire che tutti pensano a qualcosa per giocare con la forza di gravità e l’aria intorno? Qualcosa che sarà costruito con tavole, assi e corde? Che verrà realizzato con sega, forbici, martello, legno e chiodi? Sì, ma… il modo in cui questi elementi saranno combinati porta risultati molto diversi.

Alcune criticità nel lavoro in team

La qualità del lavoro individuale è molto importante, come pure la capacità di collaborare in team, ma è fondamentale riuscire a raccordare in modo efficace il livello individuale con il lavoro di gruppo, affinché sia possibile mettere a frutto l’eterogeneità di:

  • punti di vista e obiettivi
  • sensibilità ed esperienze
  • competenze e conoscenze
  • linguaggi e strumenti.

La posta in palio è molto alta e porta agli estremi a ottenere una sinergia oppure un’interferenza.

Questo fatto è importante ancor di più oggi: la complessità dei progetti è cresciuta esponenzialmente e comporta la creazione di team multidisciplinari.

Per affrontare questa complessità spesso si ricorre inoltre ad approcci snelli e agili, nei quali i tempi sono contingentati ed è ancora più importante che i singoli passi, per piccoli che siano, vadano nella direzione corretta e le difformità possano essere individuate e corrette velocemente.

Le mappe mentali per supportare il teamwork

Utilizzare le mappe mentali aiuta a raccordare il lavoro individuale con il lavoro di gruppo, quantomeno su tre fronti:

  1. aiuta il singolo collaboratore a chiarire le idee per esporle in modo più efficace
  2. consente al team di dialogare sulla mappa, di integrarla e modificarla, affinché l’idea sia del gruppo e non più solo del singolo
  3.  permette di tener traccia in forma sintetica degli spunti emersi, per riprenderli successivamente.

Dei tre momenti, quello della collaborazione sulla mappa è senz’altro il più fecondo, perché consente sia lo sviluppo collaborativo delle idee, sia l’allineamento e la condivisione: la mappa mentale realizzata diventa un prodotto collettivo.

Si tratta di una grande opportunità, anche nei team che devono trovare (o ritrovare) affiatamento: la mappa mentale, oltre che essere strumento operativo, è strumento metodologico e consente di intervenire anche sull’approccio organizzativo.
Su questo punto insisto molto nei miei corsi.

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