Organizzazione e partecipazione politica con le mappe mentali

(Tempo di lettura 3 min circa)

Di recente ho avuto uno scambio email con una amica lettrice del mio blog, riguardante la sfera politica: come utilizzare le mappe mentali nella partecipazione e nell’elaborazione delle idee.

Lo pubblico qui, dopo aver ricevuto l’autorizzazione a divulgarlo.

Domanda

Ciao Alberto,
buon anno e per favore se hai tempo vorrei preparare una mappa per far capire come si governa una città, e creare l’occasione per aiutare i consiglieri che saranno eletti a gestire il comune con l’uso delle mappe. Quindi farei un approccio per stimolare la creatività e l’ordine nel lavoro visto che si lamentano tutti ma nessuno propone.
Attento però non sono impegnata in politica ma offro le mie idee.
Che ne pensi? Grazie
Maria

Risposta

Ciao Maria

E’ una bellissima cosa quella che hai deciso di intraprendere: è importante tornare a considerare la politica come lo spazio della partecipazione e dell’interesse collettivo e non di una parte di esso, oppure di singoli.

Anche io, per parte mia, nel piccolo comune dove abito, ho deciso di aiutare una lista civica locale e dare il mio contributo, sperando sia utile per la nostra comunità. 🙂

Le mappe mentali si prestano molto bene per questo scopo, perché aiutano le persone

  • individualmente, a chiarirsi le idee e a strutturarle
  • in commissioni/gruppi/staff, a confrontarsi e a dialogare
  • in team, a sviluppare le idee in progetti, a realizzarli, a rendicontarli.

Mappe mentali per il singolo o per il team

Se lo strumento “mappa mentale” è condiviso, questo è molto semplice da fare: nelle prassi di lavoro viene introdotta la mappa mentale come strumento di sviluppo e di rappresentazione delle idee, spiegando a tutti che la strutturazione e la condivisione sono ingredienti vincenti.

Se invece questa condivisione ancora è da venire, singoli partecipanti possono iniziare a lavorare con mappe mentali, nella consapevolezza che sono strumenti più orientati al processo di pensiero, che non alla descrizione precisa e rigorosa: una mappa mentale è utile quando aiuta a fare domande, più che nel descrivere in modo preciso e rigoroso concetti.

In questo senso, ti fornisco alcuni spunti partendo proprio dal tuo intento: avanzare una tua proposta di “come si governa una città”.

Per far questo puoi disegnare su carta alcune mappe mentali, con le quali individuare/formulare/caratterizzare ad esempio:

  • i punti principali del sistema valoriale
  • i temi cardine della proposta politica
  • i principali soggetti del territorio con i quali confrontarsi.

Mentre realizzi mappe mentali inizi a dare corpo al libero flusso delle idee, le intuizioni si chiariscono, certi nodi appaiono evidenti e diventa più semplice affrontarli.

Le mappe mentali sono strumenti creativi e per questo l’utilizzo dei colori e dei disegni è di fondamentale importanza per coglierne tutte le potenzialità.

Disegna dunque a mano, scarabocchia, abbozza, nella massima libertà.

Se poi ci prendi gusto, puoi rielaborarle in altre versioni; in tal caso cerca di non limitarti a fare la “bella copia”, ricorda che le mappe mentali che stai tracciando servono solo ed esclusivamente a te, per seguire il filo dei tuoi pensieri.

L’utilizzo delle tue mappe mentali

Fatto questo, si aprono due possibili strade:

  • presentare subito la tua idea, utilizzando le mappe mentali come fossero un canovaccio. In questo modo nella tua esposizione ti sentirai tranquilla, centrata, preparata, pronta al confronto anche con chi ha idee diverse dalla tua
  • riprendere ed elaborare gli spunti emersi nelle mappe mentali disegnate su carta, producendo mappe mentali digitali, che ti consentono di essere più espressiva e di scendere in maggior dettaglio. Queste mappe mentali digitali sarebbero tracce e materiali che si prestano bene ad essere condivisi e rielaborati nelle apposite commissioni, che di certo avrete costituito per organizzarvi.

Spero queste note possano esserti utili… fammi sapere cosa ne pensi.
A presto

Alberto

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