DSA: possibile che le mappe non servano più?

(tempo medio di lettura: 2min)

La battaglia vinta da Andrea che non sapeva fare i calcoli
Studente dell’istituto Marconi di Prato sconfigge disgrafia e discalculia e si diploma con 90.
All’esame di maturità non ha voluto utilizzare gli strumenti di facilitazione.
Scritto da Maria Lardara sull’
edizione di Prato del quotidiano “Il Tirreno”  del 14/7/2018

Trovo questa notizia molto significativa, sia per chi insegna, sia per chi sta studiando e apprendendo.

Per questo la voglio rilanciare, come testimonianza viva e concreta dei grandi vantaggi che le mappe mentali e le mappe concettuali dànno a chi studia, specialmente se ha Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

In particolare vorrei porre l’accento su alcuni punti nella storia di Andrea:

  • il giovane aveva utilizzato nel suo percorso di studi anche le mappe concettuali, oltre ad altri strumenti compensativi, per affrontare le difficoltà dovute alla discalculia e alla disgrafia;
  • il risultato finale è stato pienamente conseguito, oltre che in termini di valutazione finale molto positiva, soprattutto per l’autoconsapevolezza che Andrea ha dimostrato sulla sua preparazione.

Oltre l’acquisizione dei contenuti: il metodo di studio

Proprio quest’ultimo aspetto trovo sia davvero eclatante: tra i vari strumenti compensativi, le mappe hanno aiutato Andrea a completare un percorso di apprendimento significativo, tanto che il giovane:

  • ha potuto affrontare l’esame con tranquillità e si è sentito libero di scegliere;
  • non ha avuto bisogno di ricorrere nuovamente a mappe concettuali e strumenti compensativi;
  • ha conseguito un ottimo risultato scolastico.

Oltre ad aiutare nell’apprendimento di specifici contenuti, le mappe consentono dunque di:

  • rinforzare qualità personali come l’autostima e l’autonomia;
  • coltivare un approccio positivo verso l’apprendimento;
  • impostare un metodo di studio efficace.

La proposta

Vorrei riflettere con te sul fatto che:

  • utilizzate in modo corretto, le mappe possono essere ausili di apprendimento formidabili nei percorsi di studio, a maggior ragione in assenza di DSA;
  • molti adulti possono beneficiare delle mappe per l’apprendimento specie se si trovano in situazioni difficili, come ad esempio:
    • durante l’attività lavorativa;
    • con margini di tempo molto limitati;
    • con situazioni famigliari complesse;
    • avendo avuto in passato risultati scolastici non confortanti;
    • avendo essi stessi DSA o deficit di attenzione acquisiti.

Attendo tuoi commenti 🙂

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