La mappa mentale di sintesi del Question time Facebook #3 – 13/9/2018

(Tempo medio di lettura 2min)

Nel Question time #3 su Facebook del 13/9/2018 ho affrontato le seguenti 2 domande, giunte da amiche e amici che mi stanno seguendo sulla pagina FB “Le mappe del pensiero“:

  1. Utilizzo le mappe mentali in modo abbastanza semplicistico e naturale, mi hanno sempre aiutato a capire le circostanze e cosa stesse capitando, ma trovo una certa difficoltà nell’applicarle per cercare di far comprendere a chi ragiona “di pancia” determinati concetti e mi trovo a dover improvvisare. Di contro faccio anch’io fatica a comprendere posizioni non mappabili e ad accettarle. C’è qualcosa che mi può aiutare in tal senso?
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Descrivere il GDPR (anche) con una mappa mentale

(Tempo medio di lettura: 1 min)

Gdpr, Dati, Protezione, Sulla Privacy, Regolamento

Questo articolo, dal titolo “Nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati 2016/679” è stato pubblicato il 2/9/2018 sulla rivista Educazione & Scuola: la rete, la formazione.

Se sei docente incaricato oppure eroghi servizi in ambito scolastico, troverai questo post molto interessante:

    • per il suo contenuto specifico, che ti sarà utile nell’ affrontare le problematiche del GDPR nelle scuole (contiene anche un esempio del documento GDPR da produrre per la gestione del registro elettronico)

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Le mappe mentali e il tempo per far fruttare le idee

(tempo medio di lettura: 2min)

Ultimamente ci si lamenta spesso della scarsità di buone idee, della superficialità del pensiero, della difficoltà a metterle a frutto.
A questo proposito mi sento di osservare che, per maturare, le idee hanno bisogno di tempo ! Come sviluppare dunque le idee in pensieri, se viviamo immersi in un continuo bombardamento di informazioni contrastanti, nella convinzione ipnotica che è necessario reagire istantaneamente?

Trovo interessante il parallelo tra un’idea e un frutto: serve un fiore pronto a ricevere, del polline trasportato da un altro fiore che possa fecondare e… del tempo, perchè ogni maturazione comporta un’attesa.
Forse è per questo che in un periodo di informazioni sfolgoranti, di stimoli istantanei e re-azioni in tempo reale, per molti è difficile distinguere e farsi proprie idee . E’ così che poi in tanti finiscono per adottare le idee di altri e le scambiano senza accorgersene per proprie. 

Questo fenomeno ha un impatto enorme sul piano personale, ma anche su quello professionale e più in generale su quello sociale, perchè le idee sono importanti: oltre a essere il presupposto delle azioni, le idee dànno riferimenti e aiutano a orientarsi nel mondo, a leggerlo, a interpretarlo, a comprenderlo.

Le mappe mentali e il tempo

Mi capita di parlare con persone molto sollecitate, che desiderano utilizzare le mappe per sviluppare e organizzare le loro idee. Leggi tutto “Le mappe mentali e il tempo per far fruttare le idee”

Industria 4.0 e Mappe mentali: pensare, progettare e realizzare il cambiamento

(Tempo medio di lettura 2 minuti)

Il termine Industria 4.0 indica una tendenza dell’automazione industriale che integra tecnologie produttive
per migliorare le condizioni di lavoro, aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.

(Fonte Wikipedia)

Sicuramente anche tu avrai sentito molto parlare di industria 4.0 , considerata come la svolta industriale del futuro.

Poiché oggi la tecnologia permette:

  • una comunicazione ubiqua e in tempo reale
  • l’archiviazione di enormi quantitativi di informazioni
  • capacità di calcolo che possono essere sia accentrate, sia distribuite localmente

l’idea è quasi ovvia: realizzare sistemi produttivi integrati, nei quali le informazioni possono essere raccolte, elaborate e scambiate sia in orizzontale, sia in verticale, con l’obiettivo di  aumentare il più possibile la produttività, in termini di tempo, qualità, valore.

Questo ad esempio è possibile al livello di produzione (impianti produttivi interconnessi), al livello manageriale e strategico (cruscotti intelligenti Leggi tutto “Industria 4.0 e Mappe mentali: pensare, progettare e realizzare il cambiamento”

La mappa mentale di sintesi del Question time Facebook #2 – 23/8/2018

Nel Question time #2 su Facebook del 23/8/2018 ho affrontato altre 4 domande, giunte da amiche e amici che mi stanno seguendo sulla pagina “Le mappe del pensiero“.

Facendo click su ciascuna domanda nella lista qui sotto puoi accedere direttamente al video della risposta corrispondente su Youtube.

(1) Nei soggetti rientranti nello spettro autistico, essendo prevalente la dimensione visiva, potrebbe essere strategicamente utile l’uso delle mappe?

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Le mappe mentali per creare cruscotti operativi

(tempo medio di lettura: 2min)

Forse ti è già successo di dover:

  • prima, apprendere le funzionalità di un ambiente di lavoro online estremamente complesso e ricco di comandi e opzioni, consultando la documentazione ma procedendo anche per prove ed errori;
  • poi, di dover utilizzare solo una parte di quelle funzionalità, sapendo che sarebbero state:
    • fortemente correlate tra loro;
    • disperse nei meandri di videate difficili da interpretare;
    • utilizzate solo di tanto in tanto.

A volte questo problema si verifica utilizzando un singolo applicativo; in altri casi si presenta in un ambiente composto da vari applicativi che interagiscono tra loro.

Passato il tempo delle applicazioni realizzate secondo un rigido standard funzionale “Windows/Office/Mac like” , spesso  il tentativo di utilizzare questi strumenti assomiglia a muoversi in un ginepraio.

Se è successo anche a te, questo post fa al caso tuo e può fornirti suggerimenti utili. Leggi tutto “Le mappe mentali per creare cruscotti operativi”

Il pensiero visuale per creare Reti di valorizzazione territoriale

Quasi 10 anni fa il terremoto dell’Aquila non ha portato solo morte e distruzione: ha intaccato lo smalto di tanti abitanti, ha portato a una perdita di identità e a una crescente difficoltà a guardare con fiducia al futuro. Anche così si spiega l’accelerazione che ha avuto il fenomeno dello spopolamento dei tanti paesi colpiti. La situazione poi si aggrava e si estende ulteriormente quando nel 2016 e nel 2017 arrivano anche i morti e le distruzioni dei terremoti che si susseguono dal 24/8/2016 ad Amatrice (RI) , fino al 18/1/2017 nell’Alta Valle dell’Aterno (AQ), passando per la tremenda scossa del 30/10/2016 in Marche e Umbria.

In un contesto così, che fare? Da dove cominciare?

Il Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga rappresenta di fatto un grande cratere sismico: dei 44 Comuni che ne fanno parte, 38 ricadono in almeno un cratere (quello dell’Aquila del 2009 e/o quello 2016-17).

Per questo, nell’ambito del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università de L’Aquila è stato elaborato un progetto  “Il territorio dei miei sogni”, sostenuto dal Parco, e costituito un gruppo di ricerca, per analizzare la realtà a partire dai sogni che le persone ancora possono esprimere per la nascita di progetti per la valorizzazione dei territori del Parco.

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Una licenza gratuita di MindMaple Classic con i miei corsi

E’ con grande piacere che posso annunciare per le prossime edizioni dei miei corsi la partnership con una delle software house storiche del mindmapping: avremo per sponsor la canadese MindMaple LLC 

Per supportare l’attività divulgativa sull’utilizzo delle mappe mentali, metterà a disposizione una licenza gratuita completa di MindMaple Classic per ciascun partecipante (valore ufficiale 49,99€)

MindMaple per produrre mappe

Due sono le più recenti versioni di MindMaple:

  • Classic: la soluzione completa per produrre sofisticate mappe mentali in ambiente Windows, Mac e iOS;
  • Pen: la soluzione semplice e intuitiva per disegnare mappe su tablet e cellulari con penna elettronica, in ambiente Windows 10.

Entrambe possono essere installati in locale e non richiedono alcun collegamento internet.

Quella fornita gratuitamente con i miei corsi sarà Leggi tutto “Una licenza gratuita di MindMaple Classic con i miei corsi”

La mappa non è il territorio!? È proprio vero?

La mappa non è il territorio
(Alfred Korzybski, “Selections from Science and Sanity: An Introduction to Non-aristotelian Systems and General Semantics”, ed IGS)

Durante i miei corsi sulle mappe mentali molto spesso torno su questo motto, così importante per la semantica moderna e così fecondo di ricadute nella psicologia, nella comunicazione, nel marketing (penso alla PNL, ma non solo).

L’arco percorso dalle lancette dell’orologio non è il tempo trascorso,
la descrizione del menu non è il piatto che ordini,
la linea sulla piantina non è la strada che percorri.

Anche le mappe meno astratte, anche quelle più accurate, intrinsecamente saranno sempre altra cosa dalla sostanza rappresentata.
Malgrado ciò sia chiaro ed evidente, a volte si verifica un “disorientamento ontologico” che porta a confondere mappa e territorio, specie in quelle situazioni in cui la qualità della rappresentazione è di primaria importanza.
Con questo primo articolo (ne seguiranno altri) voglio fare delle considerazioni sulle tante ricadute di questo principio e sui cortocircuiti che esso può aiutare a individuare.

Territori mentali

Cosa viene mappato quando il territorio non è uno spazio o un oggetto fisico, tangibile, misurabile?.
In questi casi, cosa rappresenta la mappa? A cosa può servire la mappa? Leggi tutto “La mappa non è il territorio!? È proprio vero?”

Una mappa mentale per fare il punto della situazione

Preoccupato, Isan chiese al suo maestro Gyosan:
«Se un milione di oggetti ci vengono addosso cosa dobbiamo fare?»
Gyosan rispose «Un oggetto verde non è giallo. Una cosa lunga non è corta»
Soddisfatti di questo scambio, Gyosan e Isan si salutarono e ognuno andò per la sua strada.
(A.Jodorowsky, “Il dito e la luna”, ed. Oscar Mondadori, Milano 2009)

Capita di trovarsi in un periodo affollato di situazioni da gestire, di richieste cui rispondere, di impegni da rispettare.
I fattori in gioco possono essere molti, scarso il tempo per agire e alta la pressione. Accavallamenti capitano sul lavoro, come pure nella vita personale e nello studio.

Se stai per cedere alla tentazione di gettarti a capofitto “con scudo e spada” nell’impresa, il mio suggerimento è di fare prima il punto della situazione.
Oltre ad avere un’utilità pratica, questo accorgimento ti aiuterà a centrarti, a ricordare che non è in corso la fine del mondo e non si tratta di una missione impossibile.

Fare chiarezza senza procrastinare

Individuare le attività da svolgere distinguendole per aree di intervento, scomporle poi in sotto-attività oppure associare loro informazioni e peculiarità, ti consentirà di avere maggiore controllo della situazione e di gestirla attribuendo priorità e risorse in modo razionale. Un invito a riflettere, dunque, per poi agire con cognizione di causa.
Se questa attività è importante e utile per il singolo, ancor di più lo è per le organizzazioni, laddove le percezioni tra i singoli collaboratori possono essere molto diverse.

Lo puoi fare in molti modi, ma riordinare le idee con una mappa mentale  può essere la chiave di volta per sbloccare la situazione.
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