Se cerchi in internet come si progetta e si scrive una Vision o una Mission , troverai tantissimo materiale: ti spiegherà cosa sono, come devono essere scritte, come si possano elaborare, come devono essere allineate, come vadano comunicate in modo efficace.
Il focus in letteratura è quasi sempre sui termini, sulle parole da utilizzare, oppure sugli slogan.
Per questo ho voluto aprire il post con l’immagine in copertina e vorrei commentarla in breve.
Un esempio di Vision visuale
Non trovi anche tu sia una bellissima Vision e un ottimo esempio di come sia possibile veicolarla?
Questa immagine proviene dal sito di Brenna Quinlan: un’Artista Australiana impegnata nelladifesa dell’ambiente e della collettività, attivista nell’ambito della promozione della permacultura, che utilizza le immagini per veicolare idee e per smuovere le coscienze. Si definisce “Permaculture illustrator, educator, mover, shaker” e ti invito a visitare il suo sito web.
Trovo letteralmente illuminante questa immagine, oltre che per il contenuto del messaggio che riguarda una “prospettiva post Covid-19” (che condivido in pieno), anche perché è un esempio formidabile di come sia possibile elaborare e veicolare una Vision visuale.
Ti invito a riflettere sul fatto che, davanti a un’immagine così evocativa, i processi mentali si attivano e le associazioni di idee nascano spontaneamente.
Il contenuto è importante e viene potenziato dalla possibilità di proiettare sulle immagini dei significati, di cogliere risonanze interiori, di attivare idee che non sono esplicitate, ma che pure sono presenti: è il potere dell’evocatività.
Ultimo ma non ultimo: il disegno attiva aree cerebrali connesse con la memoria e con la creatività (ne parlavo in questo post) quindi lo stesso processo creativo della definizione di una Vision (o di una Mission) può essere facilitato dall’uso di colori, pastelli, pennarelli, dal tratto grafico, dal gesto compiuto nel disegnare.
Disegnare aiuta a pensare, a riflettere, a essere creativi: ci hai già provato?
delle problematiche emerse in molte realtà scolastiche con l‘introduzione della Didattica a Distanza (DAD), facendo riferimento in particolare all’utilizzo in emergenza di piattaforme online (1a parte).
La necessità di trovare soluzioni in tempi rapidissimi e in una situazione estremamente fluida ha portato alcune storture, che devono essere considerate per la proposta didattica nelle Fasi 2 e 3
di un approccio che prevede tre fasi di implementazione per un Ambiente di Apprendimento OnLine, che consenta di affrontare il problema in termini di analisi, consapevolezza e condivisione (2a parte).
Le mappe mentali e il Visual thinking per la preparazione, l’allestimento e la gestione degli ambienti di apprendimento online
Facendo riferimento ai tre assi (Preparazione, Allestimento, Gestione delle prassi) utili per integrare la didattica online a quella in presenza, chi ha partecipato a uno dei miei corsi avrà intravisto di certo la possibilità di rielaborare velocemente quella checklist in una vera e propria WBS di progetto, mediante mappe mentali.
Il suo risultato è l’implementazione di una soluzione tecnologica, che incroci davvero le questioni organizzative e didattiche.
Per portare a termine con successo un lavoro come questo, il pensiero visuale (ad esempio, l’uso delle mappe mentali e della kanban board) può essere uno strumento molto utile, perché:
aiuta le scuole e gli enti di formazione
a formulare soluzioni in modo collaborativo
ad accorciare i tempi di qualsiasi sviluppo progettuale
a migliorare l’integrazione tra le fasi e all’interno di ciascuna di esse,
a controllare visualmente
sia i progetti nelle fasi di Preparazione e di Allestimento
sia i processi nella fase di Gestione delle Prassi
aiuta i docenti
ad adattare le modalità già consolidate in passato
a introdurre nuove soluzioni didattiche (ad es. si prestano bene la Flipped classroom, gli Episodi di Apprendimento Situato – EAS e il Jigsaw Cooperative Learning)
a organizzare le attività in modo organico e funzionale, tenendo conto sia del dettaglio, sia del quadro generale
permette agli studenti
di avere un quadro chiaro con cui organizzare il tempo e le attività da svolgere
di applicare l’apprendimento significativo
di acquisire preziosi strumenti meta-cognitivi che saranno utili sia nel corso degli studi, sia nel prosieguo lavorativo.
Può trattarsi dunque di una vera e propria opportunità, nella quale l’innovazione didattica si intreccia con l’impellente necessità delle scuole di dotarsi di Ambienti di Apprendimento OnLine efficaci, funzionali e rispettosi dell’ergonomia cognitiva, sia degli studenti, sia dei docenti.
Approfondimenti
Per approfondimenti e contestualizzazioni, ti rinnovo l’invito a un confronto diretto: trovi QUI i miei riferimenti di contatto.
Se vuoi consultare gli altri due post della serie, li trovi qui:
delle soluzioni per la Didattica a Distanza (DAD) adottate durante la Fase 1 dell’emergenza Covid-19 presso molte scuole, che a volte consistono solo nell’adozione di una piattaforma online, sulla quale caricare il materiale didattico e interagire con gli studenti
di alcuni problemi connessi con l’utilizzo di questi Ambienti di Apprendimento OnLine , che presentano varie difficoltà, configurandosi come veri e propri ambienti online di tipo implicito
della necessità di un approccio che non sia “emergenziale” per l’implementazione delle soluzioni di Formazione Blended terminata la Fase 1 del Covid-19.
In questo post vorrei fornire alcuni suggerimenti per allestire Ambienti di Apprendimento OnLine, con l’aiuto di strumenti di Visual thinking (a partire dalle mappe mentali e dalla kanban board).
Un approccio in tre step per definire una checklist
Integrare la didattica convenzionale e quella online non è mai semplice, men che meno in una situazione emergenziale come la Fase 1 Covid-19.
In questo frangente l’adozione di una piattaforma online (ad es. Google Classroom/Meet, Microsoft Teams for Education, oppure le sezioni di distribuzione dei compiti dei vari registri elettronici) in molte realtà scolastiche è parsa:
per un verso, un’ottima soluzione DAD: completa, efficace, accessibile attraverso il web , a basso costo oppure gratuita
per l’altro, anche l’unica praticabile, poiché già disponibile, in buona parte configurata e semplice da utilizzare per tutti.
La carenza di integrazione tra gli strumenti tecnologici e le metodologie però ha portato presto molti problemi, tanto agli studenti e ai genitori, quanto agli stessi docenti nella gestione delle attività didattiche.
A tutti è diventato evidente come la didattica a distanza non funzioni, se ci si limita a mettere a disposizione video, documenti e link; non basta neanche presentarli e contestualizzarli in diretta streaming, se questo ad esempio non rispetta i diversi stili cognitivi degli studenti, se non tiene conto del digital divide, oppure del carico di studio settimanale.
Un ragionamento che vada oltre l’emergenza deve proporre soluzioni che:
consentano di supportare e attuare le metodologie didattiche
rispettino le autonomie scolastiche e le specificità disciplinari
tengano conto dei vincoli di contesto.
In tal senso può essere utile individuare tre Marco-Fasi progettuali nello sviluppo di un ambiente di apprendimento online, come fossero assi portanti di un’ideale checklist:
Fase di Preparazione, nella quale ad esempio si formulano e si attribuiscono i ruoli, si individuano le soluzioni tecnologiche e di interazione tra docenti e studenti, si definiscono gli standard formali per le attività didattiche.
Tra le varie cose, nella preparazione si predispongono le modalità per:
produrre, raccogliere e mettere a disposizione i materiali digitali
descrivere le attività didattiche che gli studenti dovranno svolgere
svolgere le attività collegiali
gestire eventuali situazioni problematiche
comunicare in modo efficace e omogeneo, sia in diretta, sia nella messaggistica
…
Fase di Allestimento, in cui ad esempio viene approntata la soluzione online, si formano i docenti alle soluzioni tecnologiche e didattiche, si predispone il servizio di supporto e di miglioramento continuo, si preparano gli studenti e i genitori per la corretta fruizione della didattica OnLine.
Tra le varie cose, nell’allestimento:
si configura la piattaforma creando appositi spazi protetti per le classi, le materie, i gruppi di studenti
si creano gli account individuali e di gruppo, sia per i docenti, sia per gli studenti
si scrivono o registrano i tutorial per l’utilizzo corretto dell’ambiente di apprendimento
…
Fase di Gestione della prassi, nella quale l’Ambiente di Apprendimento viene impiegato per allestire i corsi, svolgere le lezioni, effettuare le verifiche, integrando attività in presenza con attività online.
Tra le varie cose, nella gestione della prassi:
si carica il materiale didattico online
si tengono le lezioni con streaming oppure con video-conferenza
si attribuiscono compiti e si registrano gli esiti
si gestiscono le segnalazioni di problemi e difficoltà, aggiornando la base di conoscenza condivisa
….
Uno studio di questo tipo, se realizzato da un team che operi con logiche collaborative, costituisce un importante percorso di consapevolezza e di condivisione.
Chi ha partecipato a uno dei miei corsi intravvede di certo la possibilità di rielaborare velocemente una checklist come questa in una vera e propria WBS di progetto, mediante mappe mentali.
Il suo risultato è l’implementazione di una soluzione tecnologica, che incrocia davvero le questioni organizzative e didattiche.
Approfondimenti
Per approfondimenti e contestualizzazioni, ti rinnovo l’invito a un confronto diretto: trovi QUI i miei riferimenti di contatto.
Nei prossimi post darò vari suggerimenti perl’utilizzo delle mappe mentali e della kanban board, come strumenti di visual thinking per affrontare questa situazione .
In tempi di emergenza Covid-19 la Didattica a Distanza (DAD) è entrata di prepotenza nelle case degli italiani.
Per molti insegnanti significa:
caricare dispense PDF su una piattaforma OnLine (o peggio, sul registro elettronico), affinché lo studente possa scaricarle, stampare e studiarle
indicare link a pagine web o video, con l’invito di consultare e riflettere
mettere a disposizione lezioni video-riprese, nelle quali dare accenni o scendere in dettagli
somministrare batterie di test, con le quali emulare il “compito in classe” o la verifica orale
inviare email di pro-memoria per fasare periodicamente le attività oppure per integrarle
andare in streaming online, per presentare argomenti o dialogare con gli studenti.
e… svolgere queste attività (tutte, o solo alcune) sta diventando la normalità: trascorsa ormai la Fase 1, anche il mondo della scuola sta andando a regime con le soluzioni adottate, si stanno consolidando prassi, quasi l’insegnamento e l’apprendimento a distanza fossero diventate una variante dello Smart Working.
Dunque… è tutto Ok? Forse no…
Tutto questo non sarebbe un problema, se si fosse consapevoli di un fatto: che le modalità d’uso degli strumenti online in ciascun istituto scolastico stanno configurando veri e propri Ambienti di Apprendimento OnLine impliciti, laddove sarebbe invece necessario predisporre con grande attenzione i contesti di apprendimento e le modalità di integrazione con le prassi didattiche.
Spesso il discorso sugli Ambienti di Apprendimento OnLine è stato limitato alla scelta di una soluzione online e la riflessione si è esaurita con l’attivazione di una certa piattaforma (oppure di un certo registro elettronico), nella ingenua convinzione che, scegliendone una “di punta” e possibilmente gratuita, questa bastasse a trasfondere buone prassi didattiche e realizzare corrette dinamiche comunicative.
Certo la situazione di piena emergenza Covid-19 richiedeva decisioni e azioni veloci ed erano tollerabili imprecisioni: ciascuno ha fatto del proprio meglio e ha gettato il cuore oltre l’ostacolo.
Spero però che questo approccio emergenziale possa lasciare il posto nel nuovo Anno Scolastico 2020-2021 a uno più consapevole, robusto, raffinato e attento alle problematiche dell’apprendimento, come auspicano tanti genitori.
Il lungo passo, dalla DAD a una Formazione Blended avanzata
La Ministra della P.I. Azzolina di recente ha indicato una soluzione per il rientro in classe da Settembre 2020 , con un’alternanza di momenti nei quali metà classe seguirà le lezioni in presenza, l’altra metà a distanza.
Quella che si prefigura non è quindi una Formazione Blended classica, nella quale tutti i partecipanti seguono contemporaneamente un percorso in parte OnLine e in parte OffLine; si tratta piuttosto di una “Formazione Blended avanzata”, nella quale le due dimensioni devono necessariamente intrecciarsi e integrarsi.
Questa soluzione presenta varie opportunità e incognite e una sola grande certezza: che sarà necessario dedicare del tempo per pensare come impostare l’Ambiente di Apprendimento, sia a integrare le attività in presenza con quelle a distanza, sia a valorizzarle reciprocamente.
Non sarà facile considerato che, al termine di questo anno scolastico, di certo molte prassi saranno già consolidate e su queste dovranno essere innestate ancora altre soluzioni tecnologiche e metodologiche.
Approfondimenti
Per approfondimenti e contestualizzazioni, rinnovo l’invito a un confronto diretto: trovi QUI i miei riferimenti di contatto.
Nei prossimi post darò vari suggerimenti perl’utilizzo delle mappe mentali e della kanban board, come strumenti di visual thinking per affrontare questa situazione .
Il numero degli strumenti online per creare diagrammi e mappe sta aumentando a vista d’occhio: segno chiaro del fatto che il visual thinking si sta affermando sempre di più come paradigma di lavoro individuale e collaborativo.
Uno tra gli ultimi arrivati è Plectica.com
La versatilità e la ricchezza
Non è facile definire Plectica.com, poiché integra varie modalità di mappatura.
Di certo è uno strumento essenzialmente orientato alla creazione di mappe concettuali, ma permette anche di attribuire ai nodi diversi significati a seconda di come sono stati posizionati nel quadro della mappa.
E’ così che è possibile disegnare con grande semplicità Matrici Swot, Business Model Canvas, Mappe mentali digitali, Kanban board, Diagrammi ERD, Empathy maps, User Story Maps … e altro ancora.
La visualizzazione di mappe dinamiche
Come altri software online, anche Plectica prevede la possibilità di incorporare le sue mappe in pagine e siti web.
In questo modo non solo è possibile visualizzare la mappa creata, ma anche navigarla e fruire dei contenuti in modo dinamico.
Esempio 1: La mappa di un sito web (visualizzazione dinamica)
Esempio 2: Una Empathy map, molto utile in ambito marketing (visualizzazione dinamica)
La collaborazione in tempo reale
Così come avviene in Google Docs, anche in Plectica è possibile collaborare in tempo reale: le modifiche apportate da ciascun utente sono visualizzate all’istante dagli altri, consentendo di interagire in modo semplice ed efficace.
Questa modalità spesso viene utilizzata da team che lavorano a distanza, ma posso suggerirne l’utilizzo anche per facilitare lo svolgimento di riunioni in presenza: se il team è disciplinato e affiatato, sarà possibile interagire sullo stesso documento in tempo reale da diversi notebook contemporaneamente, senza utilizzare un proiettore oppure una postazione di lavoro condivisa.
Una politica prezzi molto aggressiva
Le funzioni di plectica.com sono molto interessanti e… lo è anche il prezzo di questa soluzione online.
Tra le varie opzioni, tutte decisamente abbordabili, spicca la possibilità di attivare un account completamente gratuito e senza limitazioni di tempo, con allegati fino a 25Mb e con mappe fino a 250 elementi: una soluzione più che sufficiente per testare le funzionalità di questo software e per verificare come introdurlo nelle prassi di lavoro.
Vuoi saperne di più di come mettere a frutto le mappe nella produttività individuale e in team?
(Tempo di lettura 3 min circa)
Era il 1997 e stavo scrivendo la mia tesi sulla qualità nei processi di sviluppo del software quando vidi per la prima volta questa divertente immagine.
Ne rimasi colpito perché descriveva in modo allegorico quanto sia difficile far convergere il lavoro nei team : tutti devono contribuire allo stesso risultato, ma spesso ciascuno è condizionato dal proprio punto di vista, dalla propria esperienza, da vincoli e obiettivi non del tutto allineati.
Possiamo dire che tutti pensano a qualcosa per giocare con la forza di gravità e l’aria intorno? Qualcosa che sarà costruito con tavole, assi e corde? Che verrà realizzato con sega, forbici, martello, legno e chiodi? Sì, ma… il modo in cui questi elementi saranno combinati porta risultati molto diversi. Leggi tutto “Le mappe mentali per il lavoro in team”
In questo post ti ho già parlato dei 10 vantaggi che caratterizzano gli strumenti online per creare mappe mentali digitali.
Per fare una scelta consapevole devi tener conto anche dei problemi che queste soluzioni possono presentare, soprattutto se vuoi utilizzarle in contesti professionali o aziendali.
Ti suggerisco una verifica preventiva di eventuali colli di bottiglia, seguendo questi 10 punti.
1. Gestione di uno storico di mappe
Se possiedi un archivio di mappe mentali digitali realizzate con un altro strumento, l’utilizzo con una soluzione web-based potrebbe non essere agevole.
Potresti trovare infatti problemi sia in termini di conversione dal vecchio formato al nuovo formato, sia di collegamento mediante link tra documenti o mappe diverse.
2. Riutilizzo della galleria di mappe
In pratica si tratta del problema contrario rispetto alla gestione dello storico: una volta realizzata una galleria di mappe mentali digitali sul server remoto, potrebbe non essere affatto agevole (oppure essere impossibile) scaricarle per riutilizzarle con un’altra soluzione di mapping.
3. Limitazioni nelle funzioni di import/export
Le funzioni di importazione e di esportazione verso altri formati sono sempre il tallone di Achille dei software, ma questo problema con le applicazioni online si presenta in modo strutturale poiché, tra l’altro, i file risiedono sul server remoto.
Le conversioni di formato sono spesso limitate ai formati principali (ad es. Freemind o MindManager) e alle modalità usuali (ad es. Immagine, Struttura XML, Testo DOC).
4. Affidabilità della connessione remota
la fruibilità dell’applicazione online dipende strettamente dalla bontà della connessione dati, sia verso l’esterno, sia all’interno della propria rete locale.
Se intendi utilizzare le mappe in remoto devi tener conto anche di questo fatto e delle diverse prestazioni nelle varie connessioni: la caduta della connessione nella migliore delle ipotesi comporta un ritardo nel salvataggio della mappa, nel peggiore dei casi porta alla perdita della mappa stessa.
5. Limitazioni nella connettività della rete
In alcune reti il traffico dati potrebbe essere bloccato o rallentato per ragioni di sicurezza da/verso alcune tipologie di applicazioni web-based.
Alcuni filtri sulle porte del firewall aziendale o alcuni controlli dell’antivirus potrebbero impedire il funzionamento dell’applicazione online.
6. Policy per la riservatezza dei dati
In un’applicazione online le elaborazioni avvengono sempre su un server che è di proprietà di terzi e solo raramente i file non sono memorizzati in remoto sul cloud.
Se nella tua realtà aziendale è importante avere il controllo completo delle elaborazioni e dei file, questa caratteristica potrebbe violare le politiche sulla riservatezza delle informazioni.
7. Acquisizione di nuove soluzioni
In alcune realtà potrebbero essere già presenti nella dotazione aziendale delle soluzioni preposte al disegno di mappe e rappresentazioni grafiche.
In questi casi è importante verificare se l’acquisizione di altre soluzioni è possibile, o se ci sono vincoli aziendali sull’integrazione delle dotazioni ICT.
8. Estensione dell’accesso e degli account
Per sistematizzare la collaborazione all’interno di un team di lavoro è necessario prevedere l’acquisto di un account per ciascun membro.
Questo fatto viene spesso sottovalutato anche per le soluzioni off-line e va tenuto in conto, soprattutto se si prevede un utilizzo sistematico ed esteso delle mappe mentali digitali.
9. Difficoltà di stampa
La stampa delle mappe mentali digitali spesso è macchinosa anche nelle soluzioni off-line, ma stampare con un’applicazione web-based può essere particolarmente complicato.
In genere si ricorre a una esportazione, in formato PDF/JPEG/PNG, per poi stampare mediante un’altra applicazione installata off-line.
10. Limitazione nell’integrazione con altri strumenti
Anche semplici operazioni come il taglia/copia/incolla da un’applicazione all’altra, che sono assolutamente normali utilizzando soluzioni software off-line, potrebbero essere molto limitate o del tutto impossibili.
E’ il caso di oggetti grafici o di testo copiati da suite quali MS Office, Libre Office o WPS Office, che possiedono un formato proprietario e che potrebbero presentare delle incompatibilità con l’applicazione web-based.
Considerazioni finali
Mentre per un tuo utilizzo individuale i problemi possono essere limitati e un test può essere compiuto con leggerezza tenendo conto dei vantaggi indicati nel precedente post , nel caso tu stia valutando una soluzione aziendale sarà importate tener conto di questi fattori, per evitare spiacevoli sorprese in un secondo momento.
La lista qui sopra puoi dunque considerarla come una check list, che ti guida nell’individuazione delle criticità.
Fammi sapere con un commento o con un messaggio se questo post ti è stato utile: se hai domande, ben vengano!
Se stai cercando un software per creare mappe mentali digitali efficace e poco costoso, una valida soluzionepotrebbero essere le “app web-based“.
Grazie all’avvento della tecnologia HTML 5, i più recenti software online sono ben progettati e facili da usare, tanto che alcuni tool attivabili nel tuo browser hanno quasi tutte le funzionalità dei loro concorrenti installati su desktop.
Qui sotto trovi 10 pregi dei software online per creare mappe mentali digitali:
1. Accessibilità al tuo archivio di mappe
Quando crei una mappa mentale digitale con uno “strumento web-based”, il file sarà memorizzato su un server online.
Ciò significa che potrai accedere alla mappa mentale che avrai creato da qualunque posizione con dispositivi connessi a Internet (inclusi tablet e smartphone).
2. Funzionalità disponibili
Un tempo le applicazioni web-based per disegnare mappe mentali erano davvero rudimentali: la grafica permetteva di creare solo rami dritti e limitava la loro disposizione, imponevano l’uso di pochi colori e non consentiva di inserire liberamente immagini, non erano presenti funzionalità per la gestione delle attività oppure per la presentazione.
Inoltre alcune soluzioni erano realizzate con tecnologia Flash, che presentava importanti problemi di sicurezza e che per questo spesso era bloccata nei browser aziendali.
La tecnologia HTML 5, utilizzata al posto di quella Flash, ha permesso di risolvere in modo molto efficace questi problemi e i software online sono al contempo eleganti, potenti e semplici da utilizzare.
3. Integrazione con altri servizi realizzati come “software-as-a-service” (SaaS)
I software online dialogano facilmente con Google Images, Google Docs, Evernote e Dropbox.
Considerando che molti documenti ed elementi che inserirai nelle mappe mentali digitali proverranno da sorgenti online, questo aspetto potrà essere molto vantaggioso.
4. Sostenibilità economica
Le applicazioni Web-based hanno un costo di accesso e di possesso molto minore rispetto alle soluzioni da installare su desktop.
Per questo, se non hai mai utilizzato un software per disegnare mappe mentali digitali, può essere una buona soluzione per iniziare a farlo con un basso investimento: se ti troverai bene, potrai valutare se continuare a utilizzare la soluzione web-based con un abbonamento di pochi Euro/mese, oppure acquistarne una da installare sul tuo pc.
5. Facilità d’uso
Uno degli obiettivi degli sviluppatori nel progettare applicazioni web-based sono le prestazioni delle soluzioni; in particolare la velocità di caricamento e di risposta ai comandi.
Per questa ragione i software web-based per disegnare mappe mentali digitali sono snelle e sobrie, dotate solo delle funzioni davvero necessarie per ottenere un risultato utile.
Oltre che per la velocità, questo è un vantaggio anche per la curva di apprendimento, che è particolarmente corta.
6. Nessuna installazione e indipendenza dalla piattaforma
Quasi tutte le app online disponibili sul mercato sono progettate per garantire l’indipendenza dalla piattaforma: potrai iniziare a disegnare la tua mappa mediante un iPhone, riprenderla e modificarla in un secondo momento con un PC in ambiente Windows, per poi condividerla con un collega che lo visualizzerà su un tablet Android mentre si trova in viaggio.
Questo aspetto è molto importante, soprattutto in quei contesti nei quali non è noto a priori su quali dispositivi verranno create e utilizzate le mappe: un caso tipico è quello scolastico, nel quale le dotazioni ICT possono essere tablet, PC Windows e Mac e cambiare di plesso in plesso, complicando molto la vita sia ai docenti, sia ai tecnici.
7. Collaborazione remota
Si tratta di uno dei principali vantaggi nell’utilizzo delle applicazioni web-based: la possibilità di fornire un accesso remoto a diversi utenti, con vari diritti di accesso (ad es. sola lettura, lettura/stampa, modifica) per collaborare a distanza.
In alcuni casi si tratta di condivisione delle mappe in modalità asincrona, ma molte applicazioni web-based consentono a diversi utenti di intervenire sulla stessa mappa contemporaneamente.
8. Facilità di condivisione
Il fatto che le mappe sono integrate in modo nativo all’interno di pagine web semplifica la loro condivisione via web, incorporandole in altre pagine web oppure sui canali social, oppure nelle mail spedite in formato html.
In alcuni casi si tratta di immagini statiche, in altri casi i rami possono essere espansi/contratti per modificare il layout della mappa.
9. Integrazione con funzioni di gestione del tempo e delle attività
Come molti software off-line, spesso le app web-based sono integrate con strumenti di gestione delle attività, consentendo di rappresentare mediante rami e sottorami informazioni relative a impegni e ad appuntamenti.
Si tratta di una valida soluzione anche per la gestione efficace del tempo, che spesso si può integrare con i comuni calendari.
10. Aggiornamento continuo
Un software web-based è sempre aggiornato in tempo reale, sia in termini di nuove funzionalità, sia per la correzione di eventuali bug.
Questa è una grande differenza rispetto a software installati, la cui licenza limita e vincola il periodo di aggiornamento.
Considerazioni finali
Chiaramente l’adozione di una soluzione presenta sempre vantaggi e svantaggi e ogni scelta va ponderata considerando anche le problematiche connesse.
Nel mio prossimo post ti parlerò di alcuni fattori problematici tipici delle applicazioni online, per valutare correttamente tra le diverse opzioni.
Con grande piacere annuncio un nuovo corso sulle mappe mentali, che nasce dalla feconda collaborazione con “Formazione in Agorà”: la prestigiosa Scuola di Formazione alla Salute.
Si terrà Mercoledì 29/5/2019 presso la sede di Formazione in Agorà a Padova, con accreditamento di Regione Veneto che, tra l’altro, consente agli operatori delle Professioni Sanitarie e agli Assistenti Sociali di conseguire 15.2 crediti ECM.
Puoi scaricare QUI il file della locandina con tutte le informazioni per iscriversi, mentre qui sotto trovi le informazioni sintetiche
Presentazione
Quello che stiamo vivendo è un periodo di forti e rapidi cambiamenti nella clinica e nell’organizzazione. Ciascun professionista, oltre a essere chiamato a gestire la propria prassi lavorativa, spesso deve collaborare in team interprofessionali, sviluppare con la formazione continua nuove capacità, condividere conoscenze e competenze, avanzare proposte e formulare progetti.
Il mapping è una metodologia per sviluppare e descrivere graficamente il pensiero. Le mappe mentali costituiscono nei sistemi sanitari uno strumento di produttività flessibile e potente.
Inoltre alcuni strumenti informatici e internet forniscono grandi opportunità nel realizzare interazione e collaborazione: permettono di accorciare le distanze e di ridurre i costi, di supervisionare e tracciare le attività, di collaborare con squadre flessibili e a geometria variabile per risolvere tempestivamente emergenze e condividere informazioni ed esperienze..
Questo evento formativo propone soluzioni cartacee ed informatiche immediatamente spendibili per aumentare la produttività individuale e in team all’interno delle organizzazioni.
Obiettivi formativi
Conoscere le principali tipologie di mappe e le loro modalità d’uso
Individuare applicazioni delle mappe mentali digitali per il proprio contesto operativo sanitario e sociale
Conoscere le tipologie di strumenti informatici e le loro peculiarità per la collaborazione in presenza e a distanza
Utilizzare le principali funzionalità di strumenti informatici per la collaborazione nei team in modo flessibile e dinamico
Contenuti
Forme di mapping: tipi di mappe, peculiarità e i loro utilizzi
Strumenti gratuiti per creare mappe mentali digitali
Gestione snella dei processi: la Kanban board
Collaborazione a distanza asincrona: i Team workspace
Collaborazione a distanza sincrona: la Videoconferenza
Formulazione di progetti: i Diagrammi di Gantt
Formulazione di soluzioni: il Brainstorming online
Orari: 08.20 – 18.00
Sede del Corso: Formazione in Agorà – Via Svezia n. 9, Padova (PD)