Disegnare (anche le mappe) rende più intelligenti

(Tempo di lettura 2 minuti)

Un interessante articolo è stato pubblicato di recente sulla netzine dilei.it, dal titolo “Disegnare agisce sul cervello in questi 7 modi”.

Spesso il disegno è considerato solo espressione di capacità artistiche, sottovalutando il fatto che le aree cerebrali ad esso preposte vengono stimolate e nel tempo sviluppate.

Se è vero che esistono varie tecniche e modalità che consentono di mantenere attiva e creativa la nostra mente, trovo utile rimarcare che il disegno permette di ottenere questo risultato in modo molto semplice, naturale e alla portata di tutti.

Come indicato nell’articolo, non è questione di talento o di abilità particolari: il semplice esercizio del disegno comunque è un’ottima soluzione.

Le mappe mentali e il disegno

Le mappe mentali disegnate al pc certo sono molto versatili, poichè consentono di condividere idee e spunti con grande facilità e in molti formati.

L’utilizzo delle mappe disegnate a mano libera però è impareggiabile quando è necessario introdurre creatività nel proprio lavoro, oppure attingere pienamente alle risorse mentali profonde, ai ricordi, alle sensazioni più sottili.

Per questo disegnare mappe mentali su carta comporta tutti i vantaggi della strutturazione del pensiero, della sua rappresentazione, ma anche tutti i benefici del disegno a mano libera: stimola contemporaneamente

  • le funzioni logico-razionali, preposte alla descrizione testuale e alla strutturazione
  • le funzioni creative, attivate con il tratto a mano libera e con il colore.

La proposta

Se esiti a provare a realizzare la tua prima mappa mentale su carta, perché pensi di non essere capace di disegnare, prova a ri-prendere confidenza col disegno facendo piccoli elementi grafici stilizzati, come ad esempio:

  • una falce di luna, una stella, una stella cometa
  • un fiore, una foglia
  • una faccina sorridente, una faccina triste
  • un martello, una ruota, un libro

Ti accorgerai presto che disegnare non è così difficile, quando non si pretende di essere Leonardo da Vinci 🙂

Fammi sapere nei commenti oppure con un messaggio come è andata…. 😉

Mappe mentali: un’intervista per conoscere e utilizzare pienamente le loro potenzialità

(Tempo di lettura 2min)

La blogger Emanuela Dottorini si definisce “donna, moglie, madre e blogger con studi classici e formazione giuridica, eclettica per natura e per destino, “nerd” quanto basta“.

Non c’era bisogno di una conferma per questa sua presentazione ma, in linea con questa sua impostazione, di recente mi ha intervistato per parlare delle mappe mentali e dei loro utilizzi 🙂

Quello tra me ed Emanuela è stato un bel dialogo a distanza nel quale, parlando di mappe mentali, ho posto l’accento su “aspetti meno comuni”: in tanti stanno scrivendo e presentando questa tecnica e ci tenevo a mettere in risalto alcune peculiarità del mio approccio, che deriva da anni di esperienza nell’insegnamento in ambiti molto vari.

Ne è venuto fuori un bel post, dal titolo “UN REGALO INSOLITO: UN LIBRO PER ORGANIZZARE IL TUO PENSIERO!”, nel quale Emanuela ha aggiunto il consiglio per gli acquisti natalizi al mio libro “Costruire mappe per rappresentare e organizzare il proprio pensiero” 🙂

Lo troverai pubblicato sia nella pagina di MyCultureInBlog,  sia nella pagina Facebook.

Buona lettura!

Mappe mentali, “thinking routines” e “Make Learning and Thinking Visible” (parte 1)

(Tempo di lettura medio 2min)

(L’immagine è parte di una presentazione Prezi realizzata da Rachel Mainero)

Quella delle “thinking routine” è una metodologia sempre più diffusa, che sottende all’idea di un apprendimento efficace, innovativo, partecipativo e visuale.

Si tratta di un compendio di strumenti utili sia all’insegnante, sia allo studente, per approcciare varie situazioni in modo strutturato.

Il paradigma generale è quello del MLTV: Make Learning and Thinking Visible.

Poichè questo paradigma accomuna le Thinking routine alle mappe mentali, vorrei fare qualche considerazione su alcune di esse.

La routine “See / Think / Wonder”

La prima routine che prendo in considerazione è la “See / Think / Wonder” (nell’immagine in copertina è quella che si trova a ore 13, indicata con un occhio): una delle più conosciute e utilizzate.

Nell’utilizzare questo strumento, il docente sceglie un’immagine evocativa Leggi tutto “Mappe mentali, “thinking routines” e “Make Learning and Thinking Visible” (parte 1)”

Cercando le parole si trovano i pensieri

(Tempo di lettura medio 2 minuti)

Ho trovato molto interessante questo articolo, dal titolo La Mappa delle Parole Belle nel … paese delle attività, scritto da Carla Colussi su Occhiovolante.

Parla di una bella l’iniziativa, che stimola l’immaginazione e i buoni propositi: di questi tempi credo ce ne sia un gran bisogno.

Prendendo spunto dal lavoro dell’illustratrice Sara Vincetti, il post presenta alcuni format per realizzare esperienze con bambini e ragazzi: una via di mezzo tra la narrazione, il gioco, la progettualità condivisa, per lo sviluppo della consapevolezza e di competenze trasversali e relazionali.

Sintetizzo il concetto Leggi tutto “Cercando le parole si trovano i pensieri”

Le mappe per esercitare la memoria e l’intelligenza (malgrado internet)

(tempo di lettura medio 2.5min)

Ultimamente sarà capitato anche a te di leggere articoli allarmanti che parlano del legame tra internet e vari disturbi cognitivi e comportamentali.

Ad esempio:

  • deficit di memoria a breve e medio termine
  • irritabilità ed eccitabilità
  • difficoltà di concetrazione e di focalizzazione
  • difficoltà di organizzazione del tempo e delle attività
  • difficoltà a elaborare un pensiero profondo.

Questi sono solo alcuni esempi tra gli “effetti collaterali” causati dall’abuso delle nuove tecnologie e in particolare del web.
Un testo che affronta in modo pacato, serio e rigoroso queste tesi è “Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello“, di Nicholas Carr, ripubblicato di recente da Raffaello Cortina Editore.
Benché il titolo non sia molto felice, l’ho trovato davvero ricco di spunti intelligenti, alcuni dei quali possono essere collegati con l’uso delle mappe.

La rete sta modificando la nostra capacità di pensare?

Internet rappresenta uno strumento formidabile per conoscere e per apprendere, sia per la quantità di informazioni che ci mette a disposizione, sia per la varietà dei formati con i quali ce le fornisce, sia per i tool con i quali effettuare le ricerche.
Questa ricchezza però spesso di trasforma in ridondanza, gli stimoli cui veniamo esposti sono troppi e la nostra navigazione si orienta più alla selezione che alla comprensione: la nostra non è più una consultazione, ma una “visione distratta di elementi sullo schermo”.

Con il passare del tempo la nostra mente si impigrisce e rischia di conformarsi a questa modalità: cercando poche informazioni rilevanti tra una mole di dati irrilevanti, smettiamo di esercitare le nostre capacità di memorizzazione, di riflessione, di immaginazione. La nostra mente si abitua Leggi tutto “Le mappe per esercitare la memoria e l’intelligenza (malgrado internet)”

La mappa mentale di sintesi del Question time Facebook #3 – 13/9/2018

(Tempo medio di lettura 2min)

Nel Question time #3 su Facebook del 13/9/2018 ho affrontato le seguenti 2 domande, giunte da amiche e amici che mi stanno seguendo sulla pagina FB “Le mappe del pensiero“:

  1. Utilizzo le mappe mentali in modo abbastanza semplicistico e naturale, mi hanno sempre aiutato a capire le circostanze e cosa stesse capitando, ma trovo una certa difficoltà nell’applicarle per cercare di far comprendere a chi ragiona “di pancia” determinati concetti e mi trovo a dover improvvisare. Di contro faccio anch’io fatica a comprendere posizioni non mappabili e ad accettarle. C’è qualcosa che mi può aiutare in tal senso?
  2. Leggi tutto “La mappa mentale di sintesi del Question time Facebook #3 – 13/9/2018”

Le mappe mentali e il tempo per far fruttare le idee

(tempo medio di lettura: 2min)

Ultimamente ci si lamenta spesso della scarsità di buone idee, della superficialità del pensiero, della difficoltà a metterle a frutto.
A questo proposito mi sento di osservare che, per maturare, le idee hanno bisogno di tempo ! Come sviluppare dunque le idee in pensieri, se viviamo immersi in un continuo bombardamento di informazioni contrastanti, nella convinzione ipnotica che è necessario reagire istantaneamente?

Trovo interessante il parallelo tra un’idea e un frutto: serve un fiore pronto a ricevere, del polline trasportato da un altro fiore che possa fecondare e… del tempo, perchè ogni maturazione comporta un’attesa.
Forse è per questo che in un periodo di informazioni sfolgoranti, di stimoli istantanei e re-azioni in tempo reale, per molti è difficile distinguere e farsi proprie idee . E’ così che poi in tanti finiscono per adottare le idee di altri e le scambiano senza accorgersene per proprie. 

Questo fenomeno ha un impatto enorme sul piano personale, ma anche su quello professionale e più in generale su quello sociale, perchè le idee sono importanti: oltre a essere il presupposto delle azioni, le idee dànno riferimenti e aiutano a orientarsi nel mondo, a leggerlo, a interpretarlo, a comprenderlo.

Le mappe mentali e il tempo

Mi capita di parlare con persone molto sollecitate, che desiderano utilizzare le mappe per sviluppare e organizzare le loro idee. Leggi tutto “Le mappe mentali e il tempo per far fruttare le idee”

Industria 4.0 e Mappe mentali: pensare, progettare e realizzare il cambiamento

(Tempo medio di lettura 2 minuti)

Il termine Industria 4.0 indica una tendenza dell’automazione industriale che integra tecnologie produttive
per migliorare le condizioni di lavoro, aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.

(Fonte Wikipedia)

Sicuramente anche tu avrai sentito molto parlare di industria 4.0 , considerata come la svolta industriale del futuro.

Poiché oggi la tecnologia permette:

  • una comunicazione ubiqua e in tempo reale
  • l’archiviazione di enormi quantitativi di informazioni
  • capacità di calcolo che possono essere sia accentrate, sia distribuite localmente

l’idea è quasi ovvia: realizzare sistemi produttivi integrati, nei quali le informazioni possono essere raccolte, elaborate e scambiate sia in orizzontale, sia in verticale, con l’obiettivo di  aumentare il più possibile la produttività, in termini di tempo, qualità, valore.

Questo ad esempio è possibile al livello di produzione (impianti produttivi interconnessi), al livello manageriale e strategico (cruscotti intelligenti Leggi tutto “Industria 4.0 e Mappe mentali: pensare, progettare e realizzare il cambiamento”

Una mappa mentale per fissare ed elaborare idee creative

(tempo medio di lettura: 1min)

Ma le canzoni / Son come i fiori / Nascon da sole / E sono come i sogni
E a noi non resta / Che scriverle in fretta / Perché poi svaniscono / E non si ricordano più
(Cit. Vasco Rossi, “Una canzone per te”)

Forse che anche per te, come diceva Vasco Rossi, una delle peggiori sensazioni è renderti conto di aver dimenticato una buona idea: potevi dedicarle un attimo, fissarla, consolidarla un poco per poterla rielaborare in un secondo momento, ma… hai pensato che la memoria ti avrebbe assistito, perchè quell’idea era così forte, chiara, convincente; pareva impossibile perderla!

Invece, come avviene per i sogni, presto ti accorgi che i colori sfumano, i dettagli si annebbiano e anche le idee più valide scivolano via dalla mente e ne rimangono solo impronte inutili e una sorda sensazione di perdita.

Fissare idee creative con le mappe mentali

Ogni nuova idea è fragile, oltre che labile. Che sia una intuizione per realizzare una soluzione, oppure per concretizzare un’opportunità, è fondamentale riuscire a catturarla e a consolidarla subito, prima che sfumi. Leggi tutto “Una mappa mentale per fissare ed elaborare idee creative”

L’importanza del processo nella creazione di mappe mentali

(tempo medio di lettura: 2.5min)

“Plans are worthless, Planning is essential”
(D.D.Eisenhower)

Fosse stata necessaria un’ulteriore conferma del fatto che l’importante è il processo, più che il documento realizzato, mi pare particolarmente calzante che lo stesso presidente Eisenhower abbia detto “I piani sono inutili, la pianificazione è essenziale” .

Si tratta di un principio valido in generale, sul quale mi sento di insistere anche nel parlare di mappe.

Il focus sulla realizzazione di mappe mentali

Se hai già realizzato tue mappe, di sicuro ti sarà capitato di concentrarti e di spendere molte energie: Leggi tutto “L’importanza del processo nella creazione di mappe mentali”

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